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25.8.11
22.8.11
1, 2, 3, Nina
Quanto a me, ho le braccia a pezzi a furia di afferrare nuvole, diceva Baudelaire.
Nina, invece, dice che quasi le ha finite le mani per acchiappare tutti i soffioni che le ha portato il vento, e che le hanno sfiorato i capelli, distratto dal foglio, fatto correre sul balcone ad agguantarli e riempirli del giusto desiderio - perché loro fuggono, e sfidano la velocità del polso e delle tue caviglie.
Nina, invece, dice che quasi le ha finite le mani per acchiappare tutti i soffioni che le ha portato il vento, e che le hanno sfiorato i capelli, distratto dal foglio, fatto correre sul balcone ad agguantarli e riempirli del giusto desiderio - perché loro fuggono, e sfidano la velocità del polso e delle tue caviglie.
Sarà che è ora che facciano altro le mani, piuttosto che consacrarsi a un taraxacum officinalis (o, come disse qualcuno, a un nano da giardino).
"1, 2, 3
Y en a 1 de trop
C'est pas toi c'est l'autre..."
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Y en a 1 de trop
C'est pas toi c'est l'autre..."
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10.8.11
Quando Nina s'incarta
Si fa presto a dire Nina, ma mica è così semplice.
Voglio dire, Nina è una, ma è pure doppia, e a volte s'incarta. La carta la assorbe, come inchiostro, e lì dentro si nasconde per un po'.
Ma se un giorno andrà oltre, al di là del foglio, come su una carta bagnata, il disegno che fa di se stessa, è sicuro, diventerà realtà.
Nina s'incarta from francescanina on Vimeo.
Buona metaestate a voi,
da Nina Pinzillacchera
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Voglio dire, Nina è una, ma è pure doppia, e a volte s'incarta. La carta la assorbe, come inchiostro, e lì dentro si nasconde per un po'.
Ma se un giorno andrà oltre, al di là del foglio, come su una carta bagnata, il disegno che fa di se stessa, è sicuro, diventerà realtà.
Nina s'incarta from francescanina on Vimeo.
Buona metaestate a voi,
da Nina Pinzillacchera
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1.8.11
Due volte mani
Se dovessi scegliere una parola che come una calamita faccia virare l'ago magnetico di una bussola, che può essere il destino o il fluire delle cose, sarebbe questa, ed è fatta di due volte mani: una mano che si ripete che però non è la stessa, perché la dice uno a un altro, e comprende e desidera un'unità, e muove l'aria per cambiar corso, e sposta il vento per il cuore che comanda, e si fonde assieme. E allora la parola stessa non è sola, perché nel due ha origine e movimento.
Una mano che tiene e una che resta: ri-mani.
"Rimani."
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