30.6.10

Bagnarsi due volte nello stesso stagno


Ci vuole leggerezza per fluire sulla pagina.
A volte poi si approfitta di un sacchetto di sassi, accumulato in un'ora in un mese in un anno o più, e fai solchi sulla terra per segnare. Ora è quel momento se questo schermo fosse fatto di zolle.

C'è una cosa con cui io ce l'ho a rabbia. La stasi, che non è un'attesa ne' una pausa. È il ri-stagno critico che porta dentro un'impotenza, come un fiume che smette di correre per un po', difficile quantificare per quanto, è bloccato, e pare che manchi il respiro a tutta la Terra in quel tempo lì.

E tu lo guardi fermo, e non vedi pensieri laterali: non ci sono massi da togliere, orologi scarichi da caricare, terra da smuovere a trovare un nuovo corso.

Per lo meno niente di visibile, ora.

Poi viene fuori, confido sempre che venga fuori perché se è un fiume, un fiume scorre.
E allora confido pure in questo, che l'anima delle cose non può essere cambiata, per cui il fiume resterà fiume, e allora troverà il suo corso.

Ma quando c'è la paura non si muove un'aria. Perché è la durata, il per quanto sarai immerso in quello stagno che non sai. Non si sente nulla, non vola una mosca, non naviga una foglia, un ramoscello arenato per poco, un uccellino che si bagna al volo perché è caldo, tanto caldo, e l'acqua che scorre è l'unica musica che vuoi.






28.6.10

Spirito mordente



"Sì, la coscienza è uno specchio. Almeno stesse fermo. Più lo fissi, invece, e più trema."



(Buona settimana, per colazione oggi pane tostato e parole)




25.6.10

Ritratto di madre con rima



(sono il volto della madre coniugato in mille forme)


Mia madre ha sempre una lacrima sospesa sulla rima delle sue ciglia.
All'ultima riga, lacrima e rima si son incontrate e sono diventate inchiostro.



(auguri mamma)



23.6.10

Ritratti, due volte tratti


Uno dei primi disegni "da grande" che feci davanti a un maestro fu un viso, e lui disse che assomigliava a me.

Se disegno sopracciglia disegno quelle di mia madre
se disegno un signorotto che fa lo chic disegno mio zio col toupet e il papillon
se disegno un gatto disegno Popì striato
se disegno le mani disegno quelle a fuso di mia sorella
se disegno un naso disegno il mio come nell'isola di Pasqua
se disegno una bocca disegno la mia con le mille smorfie dentro
se disegno la forma di un viso disegno quella del primo amore
se disegno la sagoma di un corpo, una schiena, disegno te
se disegno fiori disegno quelli che ho sempre visto crescere sull'orto sottocasa
se disegno un ombrello disegno quello a righe blu e arancio del lungomare da Sloppy Joe.

Se disegno un papavero so a chi penso
se vedo nascere un girasole so a chi scriverò di averlo appena disegnato
se piove so che nasceranno pensieri del tipo "Nina lo disegnerà".

Se segno, sogno la realtà che già conosco.

Le cose ci precedono, ma diventano spesso nostro ritratto. Incredibile quanto possiamo metterci dentro loro, anima e corpo e storia, in una tazzina di caffè, un chicco di riso, una lettera a cerchio, uno smalto rosso, un ombrello, una stoffa, una mela, un colore, un sasso.

Io ritraggo loro che ritraggono me.


Nella mia vita stariperò di ritratti, lo sento.




21.6.10

Le scelte del Mare



Caro Mare, gli abbiamo chiesto, da questo tuo porticciolo estivo, le prime CartoNine verso chi salperanno?


Dal Contest dei due anni di Io & Nina, noi si è giocato in riva al mare (e dove sennò?:)), che razionale non è mai, ma sa rispondere, eccome se risponde!

Per ogni segno che avete lasciato al post di compleanno, un volto e un nome su un sassolino è stato disegnato. Dopo una mini abbronzatura con qualche bagnante lì vicino, siete finiti tutti nel mio cappello di paglia, (che alla fine è anche caduto in mare, e secondo me quel sale se lo porterà addosso per sempre).

E dal cappello i due skipping stones vincitori sono stati estratti...



Vincono le prime 10 CartoNine che viaggeranno per terra&mare:

e
Cristina de La Golosastra!

Scelti, il mare li ha abbracciati e se li è portati via a navigare, con un'evidente mareggiata approvativa che alla fine ci ha coperti tutti, me, cappello, matite e cianfrusaglie ninesche.


Da oggi il porticello di Nina si apre ufficialmente,
con gli ordini le domande e nuove idee in divenire...


Grazie a voi per i messaggi, i segni, i doni per Nina,
e l'entusiasmo-mareggiata per questo suo nuovo viaggio,
e dentro "suo" c'è davvero tutto.


16.6.10

Fuoco sospeso





Ci sono tempi sospesi che restano tali per parecchio, così, sciolti, senza timone o con una bussola che avevi disegnato tempo prima, e spesso dimentichi che non è la bussola a dire dove andare, lei semplicemente ti dà le alternative.
Ma tu lo sai che prima o poi si arriva a un punto, di cambiamento, di svolta, di virata, di giravolta. Possono passare ore come anni, per arrivare a quella boa laggiù, che tanto raggiungerai, perché continui ad andare, e l'acqua è più bollente, e allora non passerà più inosservata.

Questo per dire? nulla. Ma è in quel nulla che sussiste la sospensione, consapevole, del "tanto prima o poi". Nel mentre, avanti così, sciolti, senza timone o con una bussola che avevi disegnato tempo prima.

Da un po' ho la sensazione nitida di essere lì vicino, a sfiorare quella boa.




14.6.10

Con chi, con te



Ogni incrostata conchiglia che sta
In quella grotta in cui ci siamo amati
Ha la sua propria particolarità.

Una dell'anima nostra ha la porpora
Che ha succhiato nel sangue ai nostri cuori
Quando io brucio e tu a quel fuoco ardi;

Un'altra imita te nei tuoi languori
E nei pallori tuoi di quando, stanca,
Ce l'hai con me perché ho gli occhi beffardi.

Questa fa specchio a come in te s'avvolge
La grazia del tuo orecchio, un'altra invece
Alla tenera e corta nuca rosa;



Ma una sola, fra tutte, mi sconvolge.








11.6.10

Nina è Due




Nina oggi compie due anni, ed è così zuppa di pensieri e desideri che quasi non compone parola.

Perchè, nel tiraemolla, dubbiocertezza, facciononlofaccio, alla fine ha detto che si sarebbe buttata.
Ha deciso di aprire i battenti, quelli suoi di cuore di carta, il sipario di questo circo silenzioso.
E i personaggi dentro son belli che emozionati, sparlottano tra loro e si vestono a festa.


Dal giuramento delle conchiglie (ricordate?), ecco cosa accade.

Ho una piccola scatola piena di cartoline fatte da me.
Accade che ne accumulo da anni, ognuna pare un pezzo di cuore.
Accade che pensavo fosse uno scrigno solo mio, ma voci diverse, che mi conoscono o che m'incontrano per la prima volta o che fan giravolte con Nina, lo trattano come la scatolina di Amélie, come se ci fossero i loro ricordi dentro, inaspettati.

Allora non sono solo miei. Come un linguaggio comune, forse è una carezza di realtà sussurrata, un messaggio che sappiamo leggere ma non dire, scarabocchi lasciati su una tovaglia di carta con dentro tutta l'intensità del mentre aspettavi (io aspettavo te, tu aspettavi lei, o te stesso e basta). Promemoria per il cuore o traduzioni a sentimenti intraducibili.

Nell'istinto li fermo come messaggio in bottiglia da abbandonare al mare, che lo porta sempre a destinazione, anche se la meta dovesse semplicemente ritornare a noi.
Un pò finiscono tra cornici, un po' nel blog, un po' rimangono nei limiti della pagina di taccuino, un pò nei racconti nel cassetto.

Ma in realtà, come scriveva qualcuno, fanno tutti parte di un enorme lenzuolo bianco, gigante come l'oceano.

La mia festa d'ora in poi sarà stendere questa coperta di mare, mettere in fila le mie conchiglie, disporre barchette spiegate vicino a un porticciolo da cui partire.

Penso che se potesse fare questo per sempre, dare voce, dare segno, direi che Nina ha trovato la sua sinfonina preferita.



Oggi arrivano a riva Le CartoNine, affluente blog-gallery ninesco in cui potrete vedere parte dello scrigno, sempre in crescita, e spero sempre più multiforme.

Da lì, a partire dal 20 giugno sarà possibile ordinare i disegni di Nina, e, per festeggiare assieme, da oggi fino mezzanotte del 18 giugno è aperto a tutti (blogger e non) il primo Contest di Nina!

Come si partecipa?

Raccogliete la conchiglia-logo quassù e fatela vostra, condividetela, linkatela come volete a questo post! Poi, sempre qui, lasciate un messaggio, un commento, una sensazione, una storia, un'impressione su chi è Nina per voi, e magari se c'è qualcosa che desiderate aver firmato a nome Nina. Insomma quel che vi passa per il cuore e per la fantasia!
Da questi segni lasciati estrarrò due nomi, che riceveranno a casa un piccolo scrigno delle prime 10 CartoNine naviganti.


Allora, ci state? Che ne dite, Giuria? (Nina s'è tuffata, cara madrina)


Nel mentre, un abbraccio lungo un cerchio e auguri, in tutti i sensi, a noi.

Nina



"Utopia non è un luogo dello spazio ma un luogo del tempo. Non è l’isola ideale che non esiste; è invece la freccia lanciata verso il limite del possibile." (Ipazia)


7.6.10

Qualche notte fa



poi mi sono svegliata e ho pensato che c'era mare ovunque in me,
con me.

Non abbiamo bisogno di una nave, creatura mia, ma delle nostre speranze finché saranno ancora belle, non di rematori, ma di sfrenate fantasie. (F.Pessoa)





4.6.10

Alla mia sorgente




"Come una bottiglia aperta sott’acqua e riempita del fluire delle cose."


"Quando sono con te io vivo persuaso, come davanti al mare. Vivo immerso nel presente, in quella sospensione del tempo che si verifica quando ci si abbandona al suo scorrere lieve e a ciò che reca la vita."  (C. Magris)


Con te vuol dire tante cose. E dentro, il tempo, per quanto paura io ne abbia, non ha mai fine.

3.6.10

(No, oggi vado scalza)



"Innanzitutto mi fregherò sotto il mento
per farmi coraggio per questa giornata."



(E.H.)


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